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Opel Tigra: un successo travolgente

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30 anni fa Tigra inventava la nicchia di mercato delle coupè compatte. Figlia dell’omonima concept car presentata al Salone di Francoforte 1993. Piaceva ai giovani ed al pubblico femminile.

Sulla scia del grande successo commerciale di Calibra, trenta anni fa Opel presentò un’altra coupè a 2+2 posti destinata ad incontrare il favore del pubblico. Parliamo ovviamente di Opel Tigra che con la sua linea originale caratterizzata dal motivo laterale a “Z” e dal grande lunotto posteriore, ma soprattutto grazie alle sue dimensioni compatte (non a caso era realizzata sulla stessa piattaforma della seconda generazione di Corsa) si conquistò immediatamente il favore del pubblico, specialmente quello femminile. E, così facendo, inaugurò la nicchia di mercato delle piccole coupé basate su utilitarie di segmento B.

Disegnata presso il Centro Stile Opel di Rüsselsheim da un gruppo di lavoro guidato dal giapponese Hideo Kodama fu presentata come concept al Salone di Francoforte del 1993 (insieme ai prototipi Roadster e Scamp, sviluppati anch’essi sulla base di Corsa B), nel giro di pochi mesi Tigra (nome in codice S93 coupè) fu esposta quasi senza alcuna modifica al Salone di Parigi dell’Ottobre 1994, entrò in regolare produzione presso lo stabilimento di Saragozza, in Spagna, e fu immessa sul mercato europeo, riscuotendo un immediato successo in due fasce di pubblico cui i costruttori guardano con grande interesse (i giovani e le donne) e per sei anni domina il mercato pressoché incontrastata.

Oltre all’immagine indubbiamente giovanile e dinamica, la linea molto personale, le dimensioni contenute ed i costi di gestione accessibili erano i principali motivi di attrazione della Opel Tigra che era proposta due differenti motori Opel ECOTEC bialbero a 16 valvole di 1.400 e 1.600 cc.

Famoso è ancora oggi lo spot televisivo in cui una Opel Tigra di colore Ceramic Blue guidata dalla campionessa di nuoto Franziska van Almsick, allora sedicenne e da poco divenuta un personaggio di fama internazionale, si “immergeva” nell’acqua per evitare un ingorgo stradale, riaffiorando dall’acqua al di là dell’ingorgo.

Al Bologna Motor Show la nuova coupé compatta della Casa tedesca era proposta in diversi esemplari per consentire ai visitatori del Bologna Motor Show di avere un’impressione più precisa ed esauriente di un’automobile così anticonvenzionale. Decisamente anticonvenzionali erano anche le personalissime interpretazioni che cinque giovani artisti europei avevano realizzato lavorando su altrettanti modellini in scala 1:5 della Tigra, tutti esposti sullo stand ed offerti al giudizio dei visitatori.

La produzione di Opel Tigra si interruppe a Gennaio 2001 dopo 250.728 esemplari prodotti poiché, con l’introduzione della terza generazione Corsa, non era più disponibile il pianale su cui era realizzata. Tre anni dopo, nel 2004, Opel avrebbe ripreso il nome Tigra per una compatta spider/coupè a 2 posti chiamata Tigra Twin Top dotata di un tetto d’acciaio che può essere ripiegato elettricamente all’interno del bagaglio

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